PROGETTI / Concorsi

FROSINONE - CONCORSO INTERNAZIONALE DI IDEE "I PORTICI"

L’ambito di riferimento della proposta di progetto, se pur caratterizzato da un assetto urbano disomogeneo, è dotato di caratteristiche ambientali e paesaggistiche tali da rendere particolarmente incisivi, in relazione alla qualità della città pubblica, gli effetti di un intervento qualificato di architettura urbana. In realtà la proposta di progetto richiesta, al primo approccio di analisi, non sembrerebbe configurarsi perfettamente in un intervento riqualificante e/o rigenerativo, prevedendo la realizzazione di un nuovo complesso abitativo in aree libere non ancora utilizzate a scopo edificatorio. Pur tuttavia, più approfondite riflessioni e un’attenta lettura delle indicazioni e prescrizioni fornite dal bando, permettono di comprendere appieno le potenzialità dei luoghi, la collocazione strategica dell’area e il rilievo che un’attenta progettazione delle architetture e dei raccordi e collegamenti urbani possono assumere per un consistente effetto rigenerante sull’ambito interessato. Occorre dare atto che il committente ha saputo cogliere con sapienza ed intuizione le indicazioni e le necessità provenienti dal territorio, trasformandole in una occasione imprenditoriale interessante con ricadute rigeneranti per la città pubblica. Una importante opportunità, attraverso la quale si può aggiungere un contributo qualificato per una nuova visione degli interventi edilizi nella città contemporanea.
Il concept di progetto. L’interpretazione progettuale è perfettamente aderente alle linee guida contenute nel bando in quanto, come già detto in premessa, sono state dai proponenti totalmente condivise. Il concept, del quale si riporta lo schema esemplificativo, ha affrontato tutti i temi proposti ai quali ha cercato di fornire una risposta integrata, non episodica, paesaggisticamente compatibile ed architettonicamente sostenibile.
- I collegamenti urbani strategici. Si conferma l’utilità di un percorso pedonale “protetto” tra via A. Moro e la Villa Comunale, concepito in modo tale da valorizzare il collegamento ed alimentare l’uso delle attività commerciali dislocate lungo il tragitto. Contestualmente la viabilità si arricchisce delle nuove strade di progetto adiacente la Villa, di supporto all’uso dei due nuovi parcheggi pubblici limitrofi a O e N-O dell’intervento.
- I nuovi spazi della città pubblica. Lungo il percorso, la piazza coperta, e all’angolo di via Landolfi, la piazza scoperta. Due luoghi indispensabili per creare quella percezione di urbanità che renderà veramente integrato il nuovo complesso con le attività della città.

- L’architettura del paesaggio e nel paesaggio. L’architettura proposta ha l’ambizione di divenire parte del paesaggio, arricchendolo di contenuti e di nuove armonie mitigatrici delle disomogeneità esistenti.
Il progetto urbano. L’assetto dei corpi di fabbrica previsto per questa fase concorsuale e per l’eventuale successiva, si propone di riconfigurare in modo ordinato ed armonico l’ambito urbano di progetto. La forma degli edifici, che a prima vista potrebbe sembrare libera ed ingiustificata, è invece rigorosamente concepita per raggiungere gli obiettivi richiesti dal committente e, contestualmente, introdurre le nuove architetture ed i nuovi spazi pubblici ricucendo smagliature, rispettando allineamenti quasi impercettibili, creando piccoli ambiti qualificati ed in generale, un effetto di stimolante “urbanità”. Il percorso pedonale “protetto” tra via A. Moro e la Villa Comunale è l’asse sul quale si innerva la progettazione d’insieme, in quanto collegamento vitale per la più completa fruibilità dei luoghi. Lungo il percorso sono dislocate al piano terra le attività commerciali ed i portici contemporanei, che sono inoltre previsti lungo la nuova strada di progetto che costeggia la Villa Comunale e sulla piazza scoperta ad angolo con via Landolfi. La piazza coperta si divarica aprendosi verso il parco, permettendo in tal modo un affaccio sulla Villa Comunale a tutti gli alloggi previsti in progetto. Lo spazio della piazza, semipubblico, è coperto e protetto da una membrana traslucida realizzabile attraverso una struttura reticolare piana con appoggi puntiformi. La doppia forma aperta dei corpi di fabbrica permette di organizzare i subambiti di progetto in modo armonico e nel rispetto delle norme di PRG eREC. Risultano perfettamente risolte le distanze e le problematiche di attacco a terra con l’edificio confinante a N-O dotato di corpi di fabbrica sul confine e l’assetto plano-altimetrico all’angolo tra via De Matteis e via Landolfi, dove è prevista la nuova piazzetta scoperta. I due nuovi spazi pubblici, coperto e scoperto, circondati dai portici contemporanei, sono attrezzati per ospitare le attività all’esterno dei locali commerciali ed, eventualmente, possono essere messi in comunicazione fisica diretta con una o due gallerie sotto gli edifici. L’architettura degli esterni, pur mostrando una complessa articolazione è sobria, composta e rigorosa. Lo sviluppo delle logge segue le necessità funzionali degli alloggi, con un’unica eccezione al confine N-O, per un solo edificio, ove non è prevista la balconata interna per il rispetto delle distanze minime tra fronti edificate. Il disegno delle facciate vede prevalere il trattamento delle logge e il rapporto di questa con il porticato perimetrale al livello terra. Una trama, composta da elementi di diversa grandezza, scivola sulle fronti all’esterno delle balconate come i rami dei salici della Villa Comunale, ancorandosi a terra con elementi di altezza doppia e maggiore spessore a caratterizzare l’esistenza dei portici. L’altezza delle logge dell’ultimo livello raggiunge l’estradosso del muretto d’ambito del lastrico solare, dotando gli edifici di un adeguato ed importante disegno di coronamento. Le facciate interne sono ampiamente vetrate al fine di integrare gli spazi esterni delle logge con le superfici interne ed alcuni attici sono dotati di ampi terrazzi scoperti con vista sul parco. L’accesso unico all’autorimessa sotterranea è previsto da via De Matthaeis, in adiacenza al confine N-O. I parcheggi pubblici sono confermati in adiacenza al parco all’angolo con via Landolfi ed al confine N-O tra la nuova strada in progetto e via De Matthaeis.
4) Il progetto funzionale. Il progetto funzionale è stato elaborato nel rispetto pressocchè assoluto delle indicazioni fornite dal bando. La volumetria residenziale, comprensiva degli androni e dei gruppi scala al piano terra, è pari a mc. 27.865 mc., con un’altezza di calcolo pari a mt. 3,05 m. (tot. Per 5 piani 15,25 m.). La volumetria commerciale, presente esclusivamente al piano terra, è pari a mc. 6.842 mc., con un’altezza di calcolo pari a mt. 3,50. Qualora si rilevasse necessario potranno organizzarsi anche volumetrie commerciali su due livelli tutte con affaccio diretto sugli spazi pubblici in progetto. Gli alloggi sono complessivamente 75, dei quali 29 alloggi da n° 1 camera da letto, 29 alloggi da n° 2 camere da letto, 17 alloggi da n° 3 camere da letto. Ad ogni alloggio è dedicato un ambio box nell’autorimessa interrata. Tutti gli alloggi hanno una distribuzione flessibile e possono essere composti ed eventualmente aggregati in vario modo, nei grafici sono riportati esempi di aggregazione. Sono tutti dotati di cucina in rapporto alle dimensioni dell’alloggio e di servizio igienico con affaccio sull’esterno, come richiesto dal bando. Le logge hanno una profondità di mt. 3, e possono quindi utilmente funzionare come spazi di estensione dei loggioni ed essere attrezzate con tavoli, divani e verde.

Il progetto tecnologico. La proposta progettuale è impostata già in fase preliminare con l’obiettivo di raggiungere un alto livello di sicurezza strutturale ed un’alta efficienza energetica, come risultato di opportune scelte tecnologiche ed impiantistiche. In sostanza essa prevede un sistema integrato ed efficiente di soluzioni, basato su: - scheletro strutturale di pilastri e travi a griglia ortogonale e gruppi irrigidenti scala-ascensori a setti in calcestruzzo, per l’ottimizzazione della risposta sismica, senza incremento dei costi di costruzione - applicazione di principi di architettura bioclimatica per la ventilazione naturale; - eventuale uso di pompe di calore geotermiche per il riscaldamento/raffrescamento degli ambienti dopo l’analisi del terreno - uso di pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria - uso di un impianto fotovoltaico grid-connected per la produzione di energia elettrica per l’alimentazione delle pompe di calore geotermiche, e parziale fabbisogno del complesso.
Rivestimenti e tamponatura esterna. Attraverso gli aggetti e gli elementi verticali di facciata, che potranno essere realizzati come schermi a densità variabile, si potrà garantire un controllo della radiazione solare secondo le esposizioni. La tamponatura esterna prevede pareti ventilate con rivestimento il lastre metalliche di alluminio, con pacchetto del tipo intonaco int.+ blocchi alleggeriti + isolante termico+ struttura di sostegno metallica per il rivestimento+strato di aria+ rivestimento esterno. Tale da garantire un controllo della condensazione e un elevata prestanza in termini di trasmittanza.
Coperture. Per le coperture è previsto un sistema integrato di schermature solari, pannelli fotovoltaici e pannelli solari, tutto contenuto entro il volume definito tra il piano di calpestio del lastrico solare e l’estradosso del muretto d’ambito.
Ventilazione naturale La ventilazione naturale dovrà essere garantita con sistemi di immissione di aria all’interno delle unità mediante canalizzazioni di distribuzione di immissione ed espulsione, realizzando torri di ventilazione nei cavedi dei corpi scala e distribuzione a piano con captazione a livello di copertura o suolo. Il vantaggio della tubazione sotto terra e quello di garantire un pre-raffrescamento e preriscaldamento nei vari periodi dell’anno, in quanto la temperatura del terreno rimani quasi invariata in estate e in inverno e la differenza di temperatura risulta quasi sempre considerevole ( > di 10°C)
Efficacia energetica. Le caratteristiche delle coperture degli edifici e l’esposizione permettono una facile integrazione di sistemi fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. L’impianto fotovoltaico è da prevedere in copertura, realizzando strutture di supporto che permettono una completa integrazione architettonica dei pannelli. Avrà orientamento prevalente verso Sud, con piccole variazioni in direzione Est ed Ovest, che non incideranno se non parzialmente sull’efficienza del sistema. Si potrà affiancare anche l’impianto solare termico prevedendo dei serbatoi d’accumulo per la distribuzione ai vari piani di capacità non inferiore ai 500lt ad unità abitativa.
Recupero acque meteoriche. Il piano copertura dovrà essere il livello di captazione delle acque meteoriche che verranno accumulate in serbatoi interrati per usi domestici: scarico wc, irrigazione, lavatrice, e per tutti gli usi non sanitari. Ipotizzabile l’interramento di serbatoi di accumulo a livello piano parcheggi al di sotto degli edifici o in aree esterne di pertinenza al fine di gestire al meglio le distribuzioni e le attività di manutenzione necessaria (pulizia filtri, controllo pompe ad immersione, ecc).
Aree esterne. Gli spazi di relazione avranno carattere di funzionale di piazza urbana, luogo di aggregazione, sosta e collegamento. E’ipotizzabile la realizzazione di pavimenti in materiale naturale in lastre con colorazioni medio chiare, che riducono l’accumulo termico nei periodo estivo. E’ prevista inoltre l’integrazione con verde attrezzato e alberi, specchi d’acqua ed arredi urbani quali panchine, apparecchi illuminanti, quant’altro occorrente per rendere ordinata e gradevole la sosta degli utenti negli spazi pubblici.


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