PROGETTI / Concorsi

RAGUSA - RIQUALIFICAZIONE DELL'EX PALAZZO INA.

L’EX Palazzo INA, oggetto della proposta di concorso rappresenta un’anomalia architettonica nel contesto urbano all’interno del quale è collocato. Piazza S.Giovanni, infatti, si colloca nell’intersezione di via Roma, importante asse di collegamento urbano nord-sud, con corso Italia, altro asse strutturale della maglia ortogonale di Ragusa Superiore. La Piazza costituisce una centralità urbana con forti valenze paesaggistiche ed ambientali, essendo collocata nel cuore di una complessa ed articolata geografia. Lo spazio della piazza, connettivo fra i due isolati, infatti, è articolato su due livelli, di cui uno costituito dall’ampio sagrato della Cattedrale. L’edificio INA si affaccia sullo spazio più contratto, prospiciente la serie di ambienti sottostanti il livello del sagrato ed è costituito da un livello interrato, tre piani fuori terra, e tre ulteriori livelli, in arretramento rispetto alla piazza, caratterizzati da una elevata articolazione spaziale. L’edificio, costruito in due fasi unificate, ha un’impostazione volumetrica e prospettica che, di fatto, nega alcune peculiarità dell’intorno. In particolare, il fronte sulla piazza è arretrato rispetto all’ allineamento degli edifici storici su via Roma e il corpo dell’edificio ha una dimensione in pianta ed in alzato notevolmente superiore a quella media degli edifici presenti nel contesto.
Per perseguire gli obiettivi richiesti dall’Amministrazione Comunale, il progetto prevede: - conservazione della struttura fisica dell’edificio in ragione del suo valore patrimoniale per l’Amministrazione; - rilettura architettonica ed ambientale in grado di annullare le incompatibilità esistenti e di proporsi come intervento rigenerante per il contesto oltre che di richiamo culturale e turistico; - impostazione architettonico-funzionale che enfatizzi il ruolo della nuova destinazione da insediare e coniughi lo stesso con i punti di forza dell’edificio e degli spazi circostanti; - permeabilità, integrazione, e rivitalizzazione degli spazi pubblici a terra; - applicazione di criteri compositivi e tecnologici che consentano un elevato grado di sostenibilità e di contenimento dei consumi energetici; La proposta progettuale elaborata scaturisce da un’attenta lettura dell’attuale stato dei luoghi e delle modificazioni avvenute dopo la sua costituzione. La nuova immagine architettonica che si propone tende a ricostruire una narrazione fluida del rapporto tra il contemporaneo e la storia, attraverso una riscrittura delle caratteristiche fisiche, materiali, e spaziali dell’edificio più affini ai segni del territorio e della memoria, ai riverberi barocchi, ai sentimenti dei luoghi e degli uomini. Il progetto prevede la totale riconfigurazione architettonica dei volumi dell’edificio oltre alla sottrazione degli ultimi due livelli. Sui prospetti è prevista l’applicazione di schermi plurifunzione, posti ad una distanza variabile dai margini della sagoma attuale, in rapporto alle diverse esigenze di rifunzionalizzazione. La nuova facciata verso la piazza assume l’allineamento dei fronti edificati su via Roma ed è divisa in tre parti tra le quali sono nettamente individuabili l’ingresso all’hotel ed il passaggio verso la corte. A piano terra sono previste ampie aperture che mettono in relazione gli spazi pubblici dell’albergo con la piazza ed il passaggio di comunicazione con la corte. Al primo e secondo piano gli schermi traforati nascondono alla vista diretta dalla piazza le logge su cui affacciano le camere dell’hotel. La copertura del volume emergente è riconfigurata in un’unica superficie piegata a forma di falde di tetto. Il progetto degli spazi aperti si articola essenzialmente in tre ambiti, ovvero piazza San Giovanni, la corte/giardino e le terrazze panoramiche per le quali si individuano funzioni collettive e caratteri architettonici distinti, peculiari e complementari, integrati con il contesto, riproponendo il rapporto “Sagrato, piazza, attraversamento dell’albergo, giardino interno” che si pone come asse portante dell’intero progetto, mentre non si propongono interventi strutturali nella Piazza, ma solo arredi mobili. L’edificio è concepito per una elevata percentuale di autosufficenza energetica, essendo nel complesso una macchina bioclimatica. L’involucro esterno vetrato è in gran parte protetto sui lati esposti alla radiazione solare dagli schermi distanti 2 metri dalla superfice a vetri. Nelle parti non protette i frangisole, integrati nei componenti di facciata, sono orientabili ed in posizione orizzontale permettono una efficace vista verso l’esterno. Nella stagione estiva la facciata ovest e la copertura sono ventilate da aria proveniente dalla corte interna ombreggiata e raffrescata nell’attraversamento del piano interrato. E’previsto il recupero ed il riutilizzo delle acque piovane della piazza, delle coperture e della corte. La copertura ventilata contiene, nello spessore delle parti esposte a sud, pannelli fotovoltaici in grado di garantire in gran parte il fabbisogno energetico di funzionamento.


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