BARI - RESIDENZE ED ATTIVITà TERZIARIE.
L’edificio è costituito da una volumetria in parte destinata ad uffici e in parte ad abitazioni; e già questa divisione di funzioni in una tipologia mista così diffusa è una novità, perché invece di destinare al terziario i primi piani e alla residenza quelli superiori, qui si è operata una separazione verticale: le abitazioni verso l’angolo, gli uffici nella parte centrale dell’isolato.
Una divisione che si legge subito nel prospetto, grazie alla diversa manipolazione dei balconi e dei terrazzi. La parte degli uffici presenta una facciata piuttosto pulita, con finestre quadre, al centro della quale, dal terzo all’ottavo piano, la parete, come la copertina di un libro che si apre, inizia una rotazione di pochi gradi verso Est creando un volume leggermente aggettante sulla sinistra, e nell’ interstizio ricavato dalla rotazione si aprono sei logge all’ italiana che in realtà sono più profonde di quanto la rotazione permetterebbe. Infatti le facciate sono due: dietro la controfacciata che appare dalla strada scorre il vero profilo dei volumi, che si percepisce meglio dietro gli ampi affacci dei due piani attici e soprattutto dall’angolo di Via Brigata Regina. Qui la facciata primaria emerge e ruota con una curvatura che potremmo definire espressionista, se questo gesto non fosse contraddetto dall’articolazione vertebrale di cinque balconi, posti esattamente sull’asse strutturale del fabbricato, a segnalare quel pilastro che affiora al livello attico per andare ad agganciare un muro a vela che corona l’edificio.
Dal punto di vista compositivo il prospetto angolare può essere considerato una sintesi della costruzione: in esso si ritrovano i principi di rotazione, di aggetto e anche il telaio aggrappato sulla facciata, nella parte residenziale.
Da "Piazza Grande" di Nicola Signorile - La Gazzetta del Mezzogiorno.
Progetto di SMN ARCHITETTI con arch. Franco MANTUANO.
Una divisione che si legge subito nel prospetto, grazie alla diversa manipolazione dei balconi e dei terrazzi. La parte degli uffici presenta una facciata piuttosto pulita, con finestre quadre, al centro della quale, dal terzo all’ottavo piano, la parete, come la copertina di un libro che si apre, inizia una rotazione di pochi gradi verso Est creando un volume leggermente aggettante sulla sinistra, e nell’ interstizio ricavato dalla rotazione si aprono sei logge all’ italiana che in realtà sono più profonde di quanto la rotazione permetterebbe. Infatti le facciate sono due: dietro la controfacciata che appare dalla strada scorre il vero profilo dei volumi, che si percepisce meglio dietro gli ampi affacci dei due piani attici e soprattutto dall’angolo di Via Brigata Regina. Qui la facciata primaria emerge e ruota con una curvatura che potremmo definire espressionista, se questo gesto non fosse contraddetto dall’articolazione vertebrale di cinque balconi, posti esattamente sull’asse strutturale del fabbricato, a segnalare quel pilastro che affiora al livello attico per andare ad agganciare un muro a vela che corona l’edificio.
Dal punto di vista compositivo il prospetto angolare può essere considerato una sintesi della costruzione: in esso si ritrovano i principi di rotazione, di aggetto e anche il telaio aggrappato sulla facciata, nella parte residenziale.
Da "Piazza Grande" di Nicola Signorile - La Gazzetta del Mezzogiorno.
Progetto di SMN ARCHITETTI con arch. Franco MANTUANO.